Stile fusion

Lo stile fusion è nato negli anni ’70 coinvolgendo e diffondendosi in diversi settori tra cui la musica, il cinema e anche l’interior design. Proprio in quest’ultimo è conosciuto per essere un connubio tra diversi stili come l’etnico, il classico, l’industrial, il moderno e lo shabby chic; per creare un arredamento fusion gli elementi di questi stili vengono presi singolarmente e abbinati tra loro, sia per gusto personale sia per l’esigenza di adattare il vecchio mobilio ad arredi più moderni, mescolando tendenze e decorazioni.
Per questo motivo può risultare uno stile d’arredamento caotico e stravagante, ma per esaltarlo nel modo giusto dobbiamo valutare con attenzione il dosaggio degli elementi che andranno a comporre il nostro ambiente: se scegliamo il mobilio e le decorazioni con criterio il risultato sarà equilibrato, unico e originale; dosando la combinazione tra stili diversi non vi sarà un eccesso di informazioni visive, ma un mix gradevole e armonioso.
Questo non toglie che non si possano usare diverse decorazioni, ma l’idea di base è che non vadano combinate e basta: devono completarsi tra loro a livello di sensazioni visive e di integrazione con il resto dell’arredo.

È consigliabile scegliere i due o più stili che si vogliono unire, a seconda chiaramente dei gusti personali e delle tendenze che si preferiscono, e poi i protagonisti dell’ambiente come le pareti e il soffitto o i mobili e gli accessori; in sostanza, bisognerà scegliere a quali oggetti affidare i toni calmi e neutri, e a quali elementi affidare quelli vivaci e accesi. Una delle opzioni è quella di utilizzare toni e materiali neutri come il bianco e il crema o un legno chiaro per la struttura di base (per esempio per le pareti o il mobilio), in modo da poter giocare con i colori forti nelle decorazioni.

Il punto chiave sta nel saper creare contrasti ben ponderati, non eccessivi ma efficaci; la diversità è raccomandata e anche la ripresa dei colori tra elementi di diverso stile.
Il contrasto infatti si può creare sia con la combinazione delle tonalità tra diversi oggetti e decorazioni ma anche con i materiali; infatti nello stile fusion è un classico trovare arredi derivanti da diverse epoche e tendenze: pensiamo a un salotto con un tavolino centrale in vetro, moderno e ordinato con le gambe in metallo, abbinato a un divano in stile etnico con motivi tribali e colori accesi. Un altro esempio sono gli ambienti arredati in stile classico con legni pregiati e tessuti antichi, arricchiti di elementi hi-tech e super moderni. O ancora pensiamo allo shabby fusion -il sottostile più conosciuto, che associa il mobilio vissuto dello stile vintage con le forme romantiche e le tonalità pastello dello shabby chic.

Insomma, la scelta degli stili a cui rifarsi è puramente personale, sta al gusto e all’originalità di chi arreda prendere spunto da diverse tendenze, di sperimentare e decidere la loro unione in modo equilibrato, perché nello stile fusion non si deve strafare per appesantire l’ambiente, che invece deve essere pieno di luce, di forme e colori continuamente ripresi da elementi diversi e distinti allo stesso tempo, in modo che ogni combinazione risulti unica.  

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