Stile Bauhaus

La Bauhaus fu una scuola di arte e design istituita dall’architetto Walter Gropius a Weimar nel 1919.
Originariamente nata come un laboratorio di mobili, fondava i suoi principi sull’integrazione tra diverse discipline come l’arte, l’artigianato, l’architettura e il design. Il nome stesso deriva da Bauhutte, termine medievale che sta a indicare la loggia dei muratori, ma più precisamente il suo significato tradotto significa “casa della costruzione” o anche “scuola di costruzione”.

Walter Gropius ne fu il direttore fino al 1928, anno in cui ne prese le redini Hannes Meyer (1928-1930) e successivamente Ludwig Mies van der Rohe dal 1930 al 1933.  

A causa del suo approccio comunista, dovette cambiare sede per ben tre volte (Weimar, Dessau e Berlino), prima di chiudere definitivamente nel 1933 per sfuggire alla pressione nazista.
Questo non impedì ai suoi esponenti di divulgarne i principi fondamentali durante tutto il Novecento, influenzando i settori con cui era entrata in contatto con il suo motto “imparare facendo”, con le sue forme geometriche e i suoi colori sgargianti.
 Proprio per questo la scuola vanta noti artisti tra i suoi membri, come i pittori Vasilij V. Kandinskij, Paul Klee e Lyonel Feininger, lo scultore Oskar Schlemmer e il pittore e fotografo Laszlo Moholy-Nagy.

Creare oggetti belli, funzionali e alla portata di tutti: questo era l’obiettivo della Bauhaus, che puntava a unificare arte e tecnologia e faceva proprie le sfide e le esigenze della produzione di massa. Da qui la ricerca ossessiva della semplicità: più un disegno era essenziale, più sarebbe stato facile realizzarlo a livello industriale.

Ma cosa comporta adottare questo stile?
Ebbene, in sostanza il Bauhaus è uno stile minimalista che si basa su pochi ma fondamentali concetti: la praticità, la razionalità e l’ordine.

Gli elementi chiave sono:

  • Le linee geometriche e rigorose per dare espressione alla razionalità che caratterizza lo stile. Anche a livello architettonico le case in stile Bauhaus presentano spesso tetti piatti, finestre a nastro e forme squadrate;
  • L’utilizzo di materiali grezzi come il legno, il marmo e il vetro sia per gli interni che per gli esterni;
  • I contrasti tra colori e materiali per risaltare gli ambienti e personalizzarli senza troppi fronzoli, in netta contrapposizione all’utilizzo di decorazioni massicce dello stile Art Déco;
  • La funzionalità degli elementi e dell’estetica per rendere utile ogni oggetto e ambiente.

Una casa arredata in stile Bauhaus necessiterà quindi di linee pulite e praticità, con un occhio di riguardo per il mobilio semplice ma che possa trascendere le mode grazie alla sua funzionalità.

Infatti le creazioni dei grandi artisti che hanno fatto parte di questa scuola sono ancora icone di design: ricordiamo per esempio la poltrona Barcelona di van der Rohe e Lilly Reich (1), la poltrona in tubolare d’acciaio ispirata a una bicicletta ovvero la Wassily Chair di Marcel Breuer (2), la famosissima poltrona Red and Blue di Gerrit T. Rietveld (3), le lampade in acciaio e orientabili di Christian Dell (4), i tavolini impilabili di Josef Albers (5), o ancora le decorazioni come il posacenere metà nichelato e metà in ottone progettato da Marianne Brandt (6) che permise di produrre l’oggetto in serie con il minor utilizzo di materiali e manodopera.

Nonostante la Bauhaus sia stata operativa per pochi anni, i suoi principi sono ancora validi e utilizzati nel modo dell’architettura e del design; basti pensare ai mobili componibili modulari che troviamo all’IKEA, molti dei quali ispirati alle opere degli artisti Bauhaus.

Qui sotto troverai una selezione di foto ispirazionali raffiguranti ambienti in stile Bauhaus che speriamo possano esserti utili per la personalizzazione della tua casa.

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