Cappotto termico: quanto è utile?

Il cappotto termico, o cappotto isolante, consiste in una serie di pannelli isolanti applicati all’esterno o all’interno di un edificio, garantendone un isolamento termico e acustico.

CAPPOTTO ESTERNO

Questo tipo di cappotto -che è anche il più diffuso, è un rivestimento che viene installato sulle pareti esterne di un edificio.
Garantisce un ottimo isolamento termoacustico; può essere utile per proteggere le pareti da muffe, infiltrazioni e crepe oltre che per preservarle dalle discontinuità di temperatura. Se ben progettato e abbinato al cambio di serramenti può essere indicato per risolvere il problema dei ponti termici, ovvero quei punti in cui la nostra casa è “debole” e non isola bene tra la temperatura interna dell’edificio e quella esterna ambientale.
Il suo costo può essere più o meno elevato in base al materiale che si andrà a scegliere e allo spessore che può variare dai 3 cm ai 18 cm e viene solitamente dimensionato da un tecnico a seguito di analisi termica dell’edificio.

CAPPOTTO INTERNO
Il cappotto interno invece, come dice il nome, viene applicato sulle pareti interne delle abitazioni. E’ una soluzione ideale per gli edifici urbani e affiancati, dove è difficile installare i pannelli sulle pareti esterne, oppure nel caso vi siano dei vincoli alla modifica delle facciate come negli edifici sottoposti a tutela artistica o ambientale.
I prezzi sono solitamente minori e la posa più veloce, ma dobbiamo tenere conto che diminuirà il volume interno delle stanze, oltre al disagio che potrebbe nel caso in cui l’abitazione sia occupata nel momento dell’intervento.
In più, rispetto al cappotto esterno ha una minor efficienza in termini di discontinuità di temperatura, soprattutto se non abbinato alla sostituzione dei serramenti.

MATERIALI ISOLANTI

I materiali utilizzati devono avere buone proprietà isolanti, quindi uno spessore adeguato, una buona coibentazione e traspirabilità.
Si dividono in due categorie: sintetici e naturali/minerali.

Il cappotto termico, o cappotto isolante, consiste in una serie di pannelli isolanti applicati all’esterno o all’interno di un edificio, garantendone un isolamento termico e acustico.

MATERIALI SINTETICI

Quando parliamo di sintetici, ci riferiamo al PVC e al polistirene, espanso o estruso. Sono molto più economici rispetto ai materiali naturali, ma hanno comunque ottime proprietà di isolamento termico, resistenza all’umidità e una posa molto veloce.
Se si aggiunge un trattamento protettivo, possono durare più a lungo nel tempo, in media tra i 30 e i 50 anni.
Possono essere applicati in pannelli prefabbricati o in versione schiumata, ideale quando il materiale va inserito nelle intercapedini dell’edificio.

MATERIALI NATURALI

I materiali naturali invece sono ricavati dalla lavorazione di materiali naturali come la fibra di legno e il sughero. Oltre ad essere ottimi isolanti termoacustici, sono anche una scelta ecosostenibile perché sono completamente riciclabili e biodegradabili. Il loro costo è molto più elevato per via della loro lavorazione, ma hanno una buona traspirabilità, resistenza all’umidità e durabilità nel tempo. I pannelli di sughero hanno generalmente anche il vantaggio di essere ignifughi e leggeri.

MATERIALI MINERALI

Infine i materiali minerali, sempre ottimi isolanti, durevoli, ignifughi, traspiranti e biodegradabili. Vengono venduti in lastre o come pannelli e costano di più, perché durante la loro posa bisogna fare molta attenzione dal momento che possono risultare nocivi a contatto con la pelle.

Questi sono: lana di vetro, realizzata da vetri riciclati, estremamente durevole e venduta sotto forma di feltri; perlite espansa, con proprietà anche fonoassorbenti, possiamo trovarla in pannelli o sfusa; lana di roccia, un prodotto di origine vulcanica con struttura a celle aperte, sempre disponibile in pannelli o tappetini.

Vantaggi

Con l’applicazione di questa soluzione si va a migliorare l’isolamento termico e acustico delle pareti di una casa, riducendone il fabbisogno energetico in termini sia di riscaldamento che di raffrescamento. Infatti si possono migliorare i ponti termici, ovvero quelle aree in cui si possono formare infiltrazioni d’aria come nelle giunture dei serramenti, provocando muffe e alterando la temperatura interna dell’abitazione.
Anche l’estetica ne risente, infatti installando il cappotto l’immobile subisce un restyling generale con conseguente aumento del suo valore.
E’ anche una scelta sostenibile: tramite il risparmio energetico c’è una riduzione delle emissioni di CO2 nell’ambiente.

Superbonus 110%

Rientra negli interventi trainanti della detrazione fiscale del 110%. Per ottenere l’incentivo, bisogna coibentare almeno il 25% delle superfici opache verticali e orizzontali e inclinate dell’involucro lordo dell’edificio o dell’unità immobiliare situata all’interno di edifici plurifamiliari.
I materiali isolanti devono rispettare i Criteri Ambientali Minimi e l’intervento deve apportare un miglioramento di due classi alla certificazione energetica APE dell’edificio.
Per la sua richiesta è necessaria la presentazione della CILAS (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata per Superbonus) da parte di un professionista qualificato, il quale deve asseverare la conformità del progetto alle norme nazionali e al regolamento edilizio comunale.

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