Bonus fiscali 2022

In questo articolo vedremo assieme i vari Bonus legati alla casa e quali sono i requisiti e i limiti entro cui poterli richiedere.

BONUS RISTRUTTURAZIONE

E’ un Bonus Edilizio strutturale perché previsto dall’art. 16-bis del TUIR con aliquota del 36% e un tetto di spesa di 48.000 euro. Con la Legge del Bilancio per il 2022 l’aliquota è stata prorogata al 50% e il tetto di spesa a 96.000 euro fino al 2024.

Gli interventi previsti sono:

  • Manutenzione straordinaria;
  • Restauro e recupero conservativo;
  • Ristrutturazione edilizia;
  • Manutenzione ordinaria sulle parti comuni;
  • Intervento per il conseguimento di risparmi energetici, con installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia.


Per il 2022 è ancora possibile usufruire della cessione del credito, dello sconto in fattura o della detrazione fiscale classica. Le spese sono detraibili in 10 anni o cedibili sotto forma di credito fiscale ad altri istituti. A partire da novembre 2021 anche i lavori per il recupero del patrimonio edilizio devono essere certificati con asseverazioni tecniche e fiscali.

ECOBONUS

L’Ecobonus ordinario è un bonus che riguarda la riqualificazione energetica di edifici esistenti, quindi sono escluse le nuove costruzioni. E’ un’agevolazione verde, per ridurre l’impatto ambientale dei consumi di energia.

La detrazione varia in base ai lavori da effettuare e può raggiungere anche il 110% se almeno uno degli interventi è trainante e quindi collegato al Superbonus: per esempio con l’installazione di impianti di riscaldamento centralizzati o con il “cappotto”, ovvero un isolamento termico dei muri perimetrali dell’edificio. Altri lavori che sono inseriti nell’Ecobonus sono per esempio l’installazione di caldaie a condensazione, di pannelli/collettori solari e la sostituzione degli infissi e dei serramenti per migliorare il livello termico dell’immobile.

Questo bonus è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024 per le abitazioni private, con aliquote fisse al 65% per interventi di riqualificazione energetica e al 50% per sostituzione caldaia e infissi. Al 70/75% rimangono le aliquote riguardanti i lavori nelle parti comuni degli edifici. Per quest’anno ancora (2022) c’è la possibilità di cessione del credito e sconto in fattura, oppure si potrà accedere direttamente alla detrazione fiscale pagando subito l’intero ammontare e ricevendo la detrazione dilazionata in 10 anni, o ancora ottenere uno sconto in fattura pari alla percentuale dei lavori sostenuti, lasciando che sia il soggetto realizzatore dei lavori a beneficiare della detrazione nei 10 anni successivi.

SISMABONUS

Il Sismabonus riguarda gli interventi rivolti al miglioramento ed adeguamento sismico di edifici esistenti e ubicati nelle zone sismiche 1, 2 e 3. Richiede un’asseverazione e adempimenti vari, tra cui l’acquisto del visto di conformità. Sono anche ammessi gli interventi di demolizione e ricostruzione, con manutenzione ordinaria.

Anche questo incentivo ordinario è stato prorogato per tutto il 2024 con cessione del credito, detrazione diretta e sconto in fattura, con spese detraibili in 5 anni. Le aliquote si basano sui salti di classe sismica che si effettuano con gli interventi, ovvero:

  • 50% senza miglioramento della classe sismica;
  • 70% per interventi su parti private con salto di 1 classe;
  • 75% per interventi su parti comuni con salto di 1 classe;
  • 80% per interventi su parti private con salto di 2 classi;
  • 85% per interventi su parti comuni con salto di 2 classi.

In più per le aree colpite da sisma dal 2009 in poi, c’è la possibilità di accedere al Sismabonus ordinario per tutto il 2025.

SUPERBONUS 110%

Si tratta di una detrazione del 110% sulle spese sostenute da abitazioni private e condomini per interventi riguardo:

  • Isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali o inclinate;
  • Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale;
  • Interventi antisismici;
  • Interventi già agevolati da Ecobonus;
  • Interventi per l’installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici;
  • Interventi per l’installazione di impianto solare fotovoltaico;
  • Eliminazione barriere architettoniche.

In pratica il Superbonus è una estensione dell’Ecobonus e del Sismabonus che abbiamo visto precedentemente e che in questo caso diventano Superecobonus 110% e Supersismabonus 110%. E’ valido per tutti i lavori effettuati a partire dal 1° luglio 2020 e ha diverse scadenze.
Come già sappiamo con la manovra di bilancio il Governo ha prorogato tale Bonus per condomini ed edifici plurifamiliari con unico proprietario con scadenza:

  • 12/2023 con aliquota decrescente al 110%;
  • 70% nel 2024;
  • 65% per il 2025.

Mentre per i singoli privati la scadenza è il 31 dicembre 2022, nonostante al 30 giugno 2022 debbano essere stati effettuati il 30% dei lavori.
Per gli interventi effettuati in ex case IACP e nelle cooperative edilizie, il 60% dei lavori dovrà essere completato entro il 30 giugno 2023 per ottenere la detrazione del 110% fino a dicembre 2023.

La detrazione deve essere suddivisa in base all’anno di sostenimento della spesa: per esempio se abbiamo iniziato i lavori nel 2020 o nel 2021 la detrazione va suddivisa in 5 rate pari da ammontare, mentre se le spese si effettuano dal 2022 allora la detrazione dovrà essere ripartita in 4 rate uguali.

A dispetto degli altri bonus la procedura è più lunga e burocraticamente complessa tale da richiedere un’accurata valutazione prima di intraprendere questa opzione.

BONUS FACCIATE

E’ stato introdotto nel 2020 con la Legge di Bilancio, consistendo in un’agevolazione del 90% sui lavori effettuati per il recupero e restauro delle facciate esterne di un immobile o di un fabbricato ad uso abitativo privato. Gli interventi previsti riguardano:

  • La pulitura o tinteggiatura delle facciate;
  • Interventi quali pulitura, tinteggiatura o rinnovo dei balconi, ornamenti o fregi;
  • Miglioramento caratteristiche termiche delle superfici opache;
  • Lavori riconducibili al decoro urbano, quindi destinati alle grondaie, ai pluviali, ai parapetti, ai cornicioni e alla sistemazione delle parti impiantistiche.

Non è previsto un tetto massimo di spesa ma bisogna rispettare le regole in merito: la posizione della facciata deve essere visibile dalla strada, quindi lo sconto non ammette i lavori effettuati alle pareti che si affacciano su cortili interni e che quindi sono invisibili dalla strada pubblica.

Nell’anno 2022 per via delle numerose frodi riscontrate, l’aliquota scende dal 90% al 60% e sono state introdotte delle clausole obbligatorie preventive come l’obbligatorietà del documento di asseverazione e del visto di conformità. Restano esclusi gli edifici che non si collocano nelle aree territoriali di tipo A (centro storico) e B (ambiti residenziali). La sua scadenza è al 31 dicembre 2022.

BONUS MOBILI

Viene concesso in concomitanza con il Bonus Ristrutturazioni con aliquota al 50% ma nel 2022 il tetto di spesa è sceso da 16.000 a 10.000 euro, e per il 2023 e il 2024 verrà ridotto a 5.000 euro. In più dal 2022 sono agevolabili solo grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A+ o A. La spesa può essere detratta in 10 anni ma il beneficiario non può cedere il credito.

Aspetto fondamentale per accedere al bonus mobili è che sull’abitazione sia in essere un intervento finalizzato almeno alla manutenzione ordinaria (p.e. cambio caldaia) o una pratica edilizia.

BONUS BARRIERE ARCHITETTONICHE

Per l’intero anno del 2022 è valido un ulteriore bonus, che ha lo scopo di eliminare le barriere architettoniche. Gli interventi previsti sono:

  • Installazione ascensori, montacarichi, montascale;
  • Realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione;
  • Sostituzione di gradini con rampe;
  • Interventi per favorire la mobilità interna ed esterna delle persone portatrici di handicap grave, grazie all’utilizzo della comunicazione, della robotica e di qualsiasi altro mezzo di tecnologia avanzata.

E’ prevista una detrazione del 75% e deve essere calcolata su un importo complessivo e non superiore a 50.000 euro per gli edifici unifamiliari, 40.000 per edifici con meno di otto unità immobiliari e 30.000 per edifici con più di otto unità immobiliari. C’è la possibilità di cessione del credito, sconto in fattura e detrazione fiscale in 5 anni.

Dall’anno 2021 per le spese sostenute contro l’eliminazione delle barriere architettoniche in concomitanza con gli interventi del Superbonus è possibile avere una detrazione maggiorata al 110%, con l’unica clausola che i lavori vengano eseguiti congiuntamente.
Questo bonus non può essere fruito contemporaneamente alla detrazione del 19% a titolo di spese sanitarie per i mezzi di sollevamento persone disabili.

BONUS VERDE

Ovvero un bonus rivolto alle spese sostenute per:

  • La sistemazione di giardini, terrazzi, balconi e verde pensile;
  • Rinnovo di recinzioni e impianti di irrigazione;
  • Realizzazione di pozzi;
  • Realizzazione di coperture a verde e giardini pensili.

 La detrazione è pari al 36% su una spesa massima di 5.000 euro valida fino al 21 dicembre 2024 e detraibile in 10 anni. Con questo bonus non è ammessa la cessione del credito.

BONUS IDRICO

Chiamato anche Bonus Rubinetti, riconosce una detrazione di 1.000 euro per interventi rivolti a:

  • Alla sostituzione dei rubinetti e soffioni dei sanitari con flusso d’acqua limitato;
  • Installazione di sanitari in ceramica con apparecchi a scarico ridotto.

La detrazione è valida solamente con dichiarazione dei redditi e fino al 2023.

BONUS ACQUA POTABILE

Con la Legge del Bilancio anche questo bonus è prorogato fino al 2023. Prevede una detrazione del 50%  per:

  • l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione e raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare.

 Il tetto massimo delle spese è di 1.000 euro per le abitazioni e 5.000 euro per gli immobili commerciali o istituzionali, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali. Anche qui la detrazione è prevista solamente con la dichiarazione dei redditi.

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