Come illuminare al meglio gli ambienti della tua casa

Un elemento che viene spesso sottovalutato è l’illuminazione degli ambienti di una casa.

Vi è mai capitato di scegliere le lampade per una determinata stanza senza sapere quali fossero le migliori? O di aver appeso un lampadario da soffitto in base al costo che aveva sul mercato, trascurando tutte le sue caratteristiche e ritrovandovi poi con un’illuminazione sbagliata?

Ecco perché abbiamo deciso di stilare questa breve guida per darvi un’infarinatura generale e aiutarvi nella scelta.

Partiamo dalle basi: temperatura e CRI

A livello tecnico-scientifico la luce si distingue in calda o fredda in base alla temperatura, espressa in gradi Kelvin, dove sotto i 3300 K avremo una luce calda, mentre sopra i 5300 K avremo quella fredda. Le gradazioni comprese tra questi due numeri ci daranno una luce neutra.
A livello visivo invece la luce calda tende verso il giallo, mentre la luce fredda verso l’azzurro.

Un’altra importante proprietà di una sorgente luminosa è il CRI (Color Rendering Index), ovvero l’indice di resa cromatica che misura quanto appaiono reali i colori degli oggetti illuminati. La scala di valori su cui si basa va da 1 a 100 e più il CRI è elevato, migliore sarà la resa naturale dei colori; superata la soglia degli 80 infatti, la resa diventa accettabile per una normale illuminazione.

Composizione dell’apparecchio illuminante

Ora che abbiamo chiarito le proprietà di base, possiamo analizzare cosa compone un apparecchio illuminante:

  • La lampadina, quindi la sorgente della luce;
  • Il corpo, ovvero l’involucro esterno che supporta e da la forma alla lampadina;
  • Il trasformatore, che alimenta la fornitura di luce e può essere integrato o all’interno del corpo oppure al suo esterno;
  • Il riflettore, l’elemento che direziona, amplifica o scherma la luce. Può trovarsi dietro la lampadina come in un lampadario sospeso, oppure di fronte come succede nei neon.

Attualmente le lampadine si dividono in diverse categorie e tipologie:

  • Lampadine a scarica: funzionano grazie alle radiazioni che si formano dallo scontro di elettroni di un gas inerte presente all’interno del bulbo. Le più conosciute sono quelle fluorescenti, dove l’emissione luminosa è indiretta grazie a un materiale fluorescente. Queste ultime si suddividono in compatte, dalla stessa forma delle lampadine normali e lineari, come i neon. Hanno una durata prolungata e possono riprodurre dalla luce calda a quella fredda, ma lo svantaggio è che hanno una resa cromatica inferiore e necessitano di un trasformatore.
  • Lampadine a led: ovvero Diodo Emettitore di Luce.  La luce viene creata da una continua corrente elettrica unidirezionale attraverso metalli semiconduttori, e può assumere tonalità come l’ambra, il verde, il blu e il giallo. A livello estetico sono molto simili a quelle a incandescenza bandite dall’Unione Europea dal 2012. Hanno una durata e un’efficienza altissima, e come quelle fluorescenti hanno bisogno di un trasformatore.

Tipologie di lampade

Ora che abbiamo fatto chiarezza sulle basi dell’illuminazione, possiamo proseguire con la nostra breve guida nell’esplorazione delle varie tipologie di lampade.

Lampade a soffitto

Come dice il nome stesso, in questa categoria troviamo tutti gli apparecchi che sono installati sul soffitto. Possono essere sospesi, applicati direttamente o incassati, cambiando l’effetto dell’illuminazione anche in base al materiale del diffusore.

Quelli a sospensione sono i classici lampadari, che vanno utilizzati quando si vuole una corta distanza tra la fonte luminosa e il luogo da illuminare. Abbiamo poi quelli applicati direttamente come le plafoniere o gli applique, e quelli incassati come per esempio i faretti led.

Lampade a parete

Possono essere applique o lampade a muro o a incasso e sono adatte sia per ambienti interni che esterni. Un esempio sono le applique e i faretti su barre orientabili. Possono produrre diversi effetti di illuminazione in base al materiale del diffusore.

Lampade da tavolo

Questa tipologia vede protagonisti tutti gli apparecchi illuminanti che oltre la funzione di illuminazione ravvicinata, svolgono anche una funzione decorativa. Sono spesso dotati di un trasformatore.

Possiamo quindi trovare per esempio le lampade da scrivania, per facilitare la lettura o da comodino, come le Abat-jour per creare un’atmosfera rilassante. In alcuni casi, soprattutto quelle dedicate ad ambienti come l’ufficio, possono essere direzionali con stelo.

Lampade da terra

Questi apparecchi sono detti anche lampade piantane o a stelo. Possono essere fisse, quindi tendono a un’unica posizione, oppure hanno uno stelo direzionabile, consentendo lo spostamento dell’illuminazione in base alle nostre necessità. Sono anche ottimi accessori di design per completare l’arredo di un ambiente.

Lampade da incasso

Possono essere a soffitto, a parete o a pavimento, sia da interni che per esterni, fisse o orientabili.
Quelle fisse possono segnare dei punti precisi o dei percorsi, come per esempio una serie di faretti in un corridoio o in un vialetto esterno, mentre quelle orientabili possono direzionare la luce dove ci fa più comodo, come per esempio i faretti a barre orientabili o quelli su cavo e binario.

Strisce LED

Vendute come rotoli luminosi, sono delle strisce composte da led e resistenze con la capacità di emettere luce calda, fredda e neutra, oppure di diverse tonalità. In quest’ultimo caso si chiamano strisce LED rgb.

Hanno un aspetto moderno e quando non si ha la possibilità di installare qualsiasi altra lampada in un determinato spazio, le strisce LED si adattano senza problemi, anche grazie alle loro dimensioni contenute sia in spessore che in larghezza.
Hanno un impatto ambientale ridotto con consumi energetici bassi e una durata prolungata nel tempo.
A livello di installazione, oltre a quelle comuni, ci sono anche quelle adesive per un’applicazione ancora più veloce e quelle impermeabili, adatte a un ambiente esterno.

Come illuminare gli ambienti della tua casa?

Siamo giunti alla domanda fondamentale: ora che abbiamo un’idea a grandi linee di cosa ci può piacere, in termini di apparecchi e di luminosità, come possiamo combinare i nostri gusti con le necessità richieste da una determinata stanza?

In base alle necessità dovrai scegliere tra:

  • Luce diffusa, quindi un’illuminazione a 360°, che può valere come luce primaria e generale;
  • Luce direzionale diretta, adatta per un flusso concentrato su un punto preciso;
  • Luce direzionale indiretta, spesso la vediamo in lampade da terra o Abat-jour che direzionano il fascio luminoso verso l’alto, in basso o in entrambi i versi;
  • Luce d’atmosfera, creata attraverso fessure, tagli o paralumi della lampada che riescono a creare un gioco di luci e ombre.

E’ ovvio che per una camera da letto avremo bisogno di una luce meno appariscente di quella che necessitiamo per l’ambiente della cucina, dove ci serve vedere chiaro e tondo cosa facciamo. Per questo le lampade a luce fredda, che affaticano meno l’occhio, sono più adatte a stanze come la cucina e lo studio-ufficio, mentre quelle calde sono ideali per il soggiorno e la camera da letto, dove ci serve che l’illuminazione infonda un senso di relax e accoglienza.

In cucina sarà ottimale avere una luce diffusa come principale e una lampada a sospensione o dei faretti a incasso sulla penisola/isola o sopra al tavolo, mentre per lo studio è preferibile oltre a una luce diffusa, una lampada da tavolo con luce direzionale diretta sulla scrivania.

In un ambiente come il salotto o la camera c’è bisogno di un’atmosfera calma e tranquilla, quindi sarà meglio scegliere oltre la luce generale, delle lampade da terra o da tavolo/comodino magari con luce indiretta, per garantire una luce soffusa e ideale per il rilassamento e il riposo. Le luci d’atmosfera in questo caso sono ideali per donare un look elegante e unico all’arredo.

L’ambiente del bagno ha un funzione relativa al relax ma anche a quella della pulizia e dell’igiene personale, per questo è sempre consigliato utilizzare una luce fredda o neutra direzionata sullo specchio e una calda per la stanza in generale.

Ambienti come il garage o la cantina hanno bisogno di luce generale e in alcuni casi anche di luce diretta, in più essendo luoghi spesso umidi possono aver bisogno di plafoniere stagne, per impedire l’assorbimento dell’acqua.

Ambienti come il corridoio e l’ingresso preferiscono faretti a incasso, applique da parete o plafoniere a soffitto, per illuminare l’entrata con luce diffusa e in alcuni casi anche con luci indirette.

Ovviamente in base all’arredo, al mobilio e ai colori scelti si può giocare con le diverse tipologie di apparecchi, di diffusione della luce e tonalità.

Come sempre, e lo ripeteremo allo sfinimento, è sempre consigliato affidarsi a un professionista per toglierci ogni dubbio e scegliere l’illuminazione migliore per i nostri ambienti.

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